Chirurgia conservativa dell’angiomiolipoma renale no limits
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L’angiomiolipoma è una neoplasia benigna del rene che ha una prevalenza variabile da 0.1-0.22% sulla popolazione generale.
L’alto contenuto lipidico consente una identificazione molto affidabile con qualsiasi tecnica di diagnostica per immagini in quanto i carcinomi renali parenchimali a contenuto grassoso sono estremamente rari così come i liposarcomi.
Più complessa è la situazione di fronte ai casi (circa il 5%) di angiomiolipomi a basso contenuto lipidico che presentano caratteristiche radiologiche molto simili ai carcinomi renali parenchimali.
Sotto un profilo terapeutico, se la lesione è di riscontro occasionale ed è 4 cm. dove è ragionevole prendere in considerazione un trattamento attivo che può spaziare dalla scleroembolizzazione,alla termo o crioablazione fino alla exeresi chirugica a cielo aperto o video laparoscopica assistita o meno dal robot, difficilmente proponibile per altre neoplasie renali.
Innanzitutto va sottolineato che l’angiomiolipoma, non di rado è francamente esofitico con una inserzione sul parenchima renale molto limitata rispetto alle dimensioni della massa stessa.
Molto spesso non è agevole identificarne radiologicamente i limiti in quanto ,oltre ad infiltrare il parenchima, la neoformazione è semplicemente adesa a questo, per cui i precisi rapporti tra neoplasia e rene non sono facilmente definibili.
Altra peculiarità dell’angiomiolipoma è quella di essere circondato da una pseudocapsula che ne può consentire la enucleazione su un piano avascolare e ciò è particolarmente importante di fronte a lesioni intraparenchimali di cospicue dimensioni.
In conclusione, prima di proporre una nefrectomia di fronte ad un angiomiolipoma la cui natura è stata inequivocabilmente identificata, bisogna non dimenticare che, con adeguata esperienza ed accorgimenti tecnici, può essere evitata la asportazione dell’organo come attestato dalla nostra esperienza.
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