Mesotelioma maligno della tunica vaginale del testicolo: descrizione di due rari casi e revisione della letteratura.

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Il mesotelioma maligno della tunica vaginale del testicolo è una rara neoplasia altamente aggressiva che pone numerosi problemi di ordine diagnostico, gestionale e terapeutico; si correla in due terzi dei casi all’esposizione cronica all’asbesto.
Gli obiettivi di questo poster sono descrivere due rari casi di mesotelioma maligno della tunica vaginale del testicolo ed una revisione della letteratura.
Il primo, riscontrato nel 2007, riguardava un paziente di 38 anni con esposizione ultraventennale professionale all’asbesto; giunto alla nostra osservazione per algie scrotali recidivanti a destra, senza segni ecografici di rilievo, venne sottoposto ad intervento esplorativo per sospetta torsione del funicolo spermatico con resezione della vaginale.
Il secondo caso, del 2013, riguardava un paziente di 44 anni, senza nota esposizione all’asbesto, giunto alla nostra osservazione per comparsa di tumefazione testicolare sinistra da alcuni mesi, che all’esame ecografico dimostrava essere compatibile con idrocele; il paziente fu sottoposto ad intervento di evacuazione di idrocele con resezione della tunica vaginale.
In entrambi i casi l’esame istologico deponeva per un’infiltrazione neoplastica multifocale epitelioide con pattern tubulopapillare a cellule cuboidi, compatibile con mesotelioma maligno della tunica vaginale.
Entrambi i pazienti vennero sottoposti ad orchifuniculectomia per via inguinale e sul pezzo operatorio venne confermata la diagnosi di mesotelioma maligno.
Nel corso del follow up (il primo di 7 anni ed il secondo di 1 anno), i due pazienti si sono dimostrati liberi da recidive della malattia neoplastica.
Conclusioni:
Il mesotelioma maligno della tunica vaginale del testicolo rappresenta una rara patologia neoplastica con un’eziologia che è stata chiaramente dimostrata essere correlata alla cronica esposizione all’asbesto.
La sintomatologia è molto sfumata, spesso assente, con diagnosi difficile e frequentemente occasionale.
L’unica terapia è quella chirurgica radicale ed il follow up deve essere stretto e multidisciplinare, considerando le altre possibili localizzazioni della neoplasia.

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