Robot-Assisted Partial Nephrectomy (RAPN): nostra esperienza
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Da Gennaio 2011 ad dicembre 2013 abbiamo eseguito 70 interventi di RAPN per lesioni renali T1a e T1b.
La popolazione presentava le seguenti caratteristiche: Lateralità: 45 destra (64%), 25 sinistra (36%)
Sede della neoformazione: 15 casi (21%) polare superiore, 23 casi (33%) polare inferiore, 32 casi (46%) mesorenale;
Le dimensioni alla diagnosi delle neoformazioni renali sono state in media di 3,07cm (1,2 -7cm; DS 0,74cm) Il valore del R.E.N.A.L. calcolato pre-operatoriamente è risultato essere in media di 6 (range 4-10).
La tecnica eseguita è stata con clampaggio arterioso in tutti i casi tranne 5 in cui si è eseguita una tecnica 0 ischemia.
Durata media dell’intervento 154 minuti (Range 60-300 – DS di 43); quella di ischemia calda intraoperatoria di 18 minuti (Range 7-28 – DS 5).
Differenza media tra creatininemia valutata al ricovero e a G2 risultata di 0,15 mg/dl (Range 0,21 – 1,03 – DS 0,27); differenza media tra l’ Emoglobinemia pre e post-intervento risultata di 2,56mg/dl (range 0,4- 6,5; DS 1,29). Quattro pazienti (5%) trasfusi nel post-operatorio e una paziente sottoposta ad emobolizzazione selettiva di un ramo arterioso della gerota.
All’esame istologico la neoformazione è risultata essere: carcinoma a cellule renali di tipo cellule chiare nel 53% dei casi, carcinoma a cellule renali di tipo papillare nel 15%,carcinoma a cellule renali di tipo cromofobo nel 11%,oncocitoma nel 11%, cisti renale nel 8%, angiomiolipoma 2%; margini chirurgici positivi solo in un caso. TNM della popolazione: T1a (68% ), T1b (17%), T2a (11%), T3a (4%); nessuna metastasi linfonodale o a distanza (N0,M0); 5 dei 70 pazienti erano monorene chirurgico (7%).
Il nostro lavoro conferma la RAPN come trattamento di riferimento per i tumori renali in stadio pT1a e, in casi selezionati, anche per neoplasie di dimensioni maggiori.
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