Fotovaporizzazione dell’adenoma prostatico con GreenLight laser 180 W XPS nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna: nostra esperienza
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La fotovaporizzazione dell’adenoma prostatico (PVP) con il GreenLight laser è riconosciuta come efficace trattamento della BPO. Dal gennaio 2013 al febbraio 2014 abbiamo eseguito 40 trattamenti con tale tecnica. Criteri di inclusione: pazienti affetti da BPO non responder a terapia conservativa. Criteri di esclusione: PSA elevato, sospetto clinico di neoplasia con biopsia negativa, volume adenoma > 50 cc. Metodica: pazienti in anestesia spinale o generale, impiego di GreenLight laser a 180 Watt XPS , controllo TRUS estemporaneo per verifica morfologica della disostruzione, cateterismo PO per 48 ore, valutazione clinica a 1 e 3 mesi. Casistica: età media 74 (57-86), ASA score 2 (1-3), Charlson Comorbidity Index 1,3 (1-3), IPSS 16 (10-22), PSA 3,3 (0,1-21) ng/ml, volume adenoma 28 (7-50) cc, CV a dimora nel 20% dei casi, Hb preop 14,6 (12,5-17) g/dl. Gli interventi sono stati eseguiti da 2 operatori. Risultati: tempo di intervento 46 (20-150) min, tempo erogazione laser 20 (8-48) min, energia utilizzata 192 (50 – 460) kJ. In un caso è stato necessario utilizzare il resettore per completare il trattamento del terzo lobo, in un caso per coagulare un ampio seno venoso. Alla dimissione, Hb 13,3 (11,4-16,2) g/dl, nessun paziente trasfuso. La degenza media è stata di 48 (24-96) ore. IPSS medio a tre mesi: 7 (3 – 12): Complicanze precoci: ritenzione urinaria acuta in 6 pazienti (15%) trattata con cateterismo a dimora per 5-14 giorni, 1 episodio di caduta d’escara, IVU persistente in 1 paziente. Complicanze tardive: 1 sclerosi della loggia prostatica, 1 stenosi dell’uretra bulbare, 1 caso di dolori perineali persistenti. La nostra iniziale esperienza conferma che la metodica è efficace, presenta breve curva di apprendimento, consente una semplificazione della gestione postoperatoria e riduzione della degenza.
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