Procedura di salvataggio in caso di fistola uretrocavernosa dopo revisione di protesi peniena tricomponente malfunzionante

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La protesi peniena rappresenta il trattamento del deficit erettile refrattario alla terapia farmacologica.
Le complicanze dell’impianto protesico ne richiedono spesso la rimozione.
Presentiamo la nostra esperienza in un pz con lesione uretrale occorsa durante la revisione di una protesi peniena tricomponente, seguita dall’insorgenza di una fistola uretrocavernosa.
Pz di 66 aa, con protesi peniena idraulica malfunzionante dal 2007, già sottoposto in precedenza a procedure di revisione.
Nell’aprile 2013, durante la procedura di sostituzione della protesi, si è verificata una lesione uretrale che è stata suturata immediatamente, dopo di che veniva riposizionata una nuova protesi. L’abbondante tessuto cicatriziale favoriva l’insorgenza della lesione.
Al termine veniva posizionato sia un catetere sovrapubico che transuretrale.
Un mese dopo una uretrocistografia mostrava la presenza di una fistola tra l’uretra ed il corpo cavernoso di sx.
Abbiamo quindi optato per una procedura di salvataggio.
Dopo aver isolato e separato la fistola, i due difetti, uretrale e cavernoso, sono stati accuratamente suturati. Per prevenire il riformarsi della stessa le due suture sono state coperte con un patch di TachoSil®, noto per favorire l’emostasi e la cicatrizzazione dei tessuti. Il patch sulla sutura uretrale è stato posto tutto intorno all’uretra completamente isolata.
È stato lasciato in sede un catetere sovrapubico e transuretrale per un mese.
La successiva uretrocistografia non mostrava più segni di fistola uretrocavernosa.
Il pz ha ripreso l’attività sessuale subito dopo, senza difficoltà.
La fistola uretrocavernosa rappresenta una complicanza eccezionale dell’impianto penieno.
Il completo isolamento dell’uretra, l’attenta sutura del difetto uretrale e cavernoso e l’applicazione di un patch di TachoSil a protezione delle suture hanno permesso di riparare la fistola evitandone la recidiva.
In conclusione la nostra tecnica di salvataggio può essere usata in caso di fistola uretrocavernosa dopo protesi peniena. In particolare siamo riusciti ad evitare la recidiva della fistola senza dover rimuovere l’impianto

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