Riparazione percutanea di fistola urinaria dopo nefrectomia parziale con utilizzo di colla di N-butil-2-cianacrilato

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Uomo di 82 anni giunto alla nostra osservazione per riscontro incidentale di una massa renale sinistra di 46 mm in sede polare superiore apparentemente in contatto con il gruppo caliceale superiore. Il paziente è stato sottoposto a nefrectomia parziale sinistra robot-assistita convertita in procedura open per difficoltà tecniche riguardanti l’importante sclerolipomatosi renale.
Nell’immediato post-operatorio si è documentata radiologicamente la presenza di una fistola urinaria con urinoma di 5×3 cm, che è stata inizialmente trattata con posizionamento di stent ureterale tipo doppio J e catetere vescicale. Per il successivo insorgere di iperpiressia e la persistenza del tramite fistoloso con urinoma il paziente è stato sottoposto a riparazione percutanea con utilizzo di colla di cianacrilato e posizionamento di nefrostomia e stent ureterale tipo mono J. A 30 giorni dalla procedura si documentava con TC la quasi totale chiusura del tratto fistoloso e la riduzione dell’urinoma. L’urocoltura da nefrostomia evidenziava infezione da Klebsiella pneumoniae, che è stata trattata con adeguata terapia antibiotica. Il controllo TC a 3 mesi ha dimostrato la scomparsa del tratto fistoloso e della raccolta urinosa e si è quindi optato per la rimozione della nefrostomia e del tutore ureterale.
Dai dati della letteratura le fistole urinarie dopo nefrectomia parziale sono generalmente trattate con approccio conservativo mediante drenaggio perirenale percutaneo; in caso di leakage persistente è indicato il posizionamento di stent ureterale.
Nella nostra esperienza clinica ed in accordo con i dati pubblicati, in caso di fallimento degli approcci convenzionali, l’utilizzo di colle chirurgiche rappresenta un’opzione valida e facilmente riproducibile.

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