Uso del gel piastrinico in chirurgia urologica

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Le importanti deiescenze delle ferite chirurgiche oppure la necessità di una estesa demolizione dei piani cutanei in caso di infezioni massive delle regioni inguino scrotali pongono importanti problematiche non solo per la salute del paziente ma anche in termini di lunghe degenze postoperatorie ed in generale per una più lunga restitutio ad integrum. Nel nostro lavoro riporteremo l’esperienza in Urologia dell’uso del Gel piastrinico autologo, materiale usato in precedenza prevalentemente nella terapia delle ustioni e delle piaghe da decubito. Abbiamo utilizzato questa tecnica in 3 casi di deiescenze plurirecidive della parete addominale ed in un caso di infezione massiva dello scroto da S. Aureus in paziente immunodepresso. In tutti i casi le usuali strategie e terapie comunemente messe in atto non mostravano di migliorare in modo efficace e soprattutto rapido il quadro clinico. In collaborazione con il Servizio Immunotrasfusionale abbiamo deciso di applicare sulle ferite il gel piastrinico autologo preparato secondo il sistema delle sacche multiple con l’utilizzo del plasma dei pazienti ad una concentrazione di cinque milioni di piastrine per microlitro di gel. Il gel veniva applicato ogni 4 giorni alternando l’applicazione con medicazioni avanzate con idrossimetil cellulosa attivata. il ciclo di applicazioni e medicazioni è stato eseguito prevalentemente in regime ambulatoriale. In tutti i casi si è avuto un eccellente risultato clinico, con una media di otto applicazioni per paziente. In base alla nostra esperienza riteniamo l’uso del gel piastrinico decisamente consigliato per la gestione di questi casi particolari.

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